AFFRONTARE LA MALATTIA, INSIEME
Ci sono malattie che stravolgono la vita, la persona, la famiglia. Ci sono aziende che fingono di non saperlo, che di fronte a queste chiudono occhi, porte e contratti. E altre che scelgono di esserci, di accompagnare la persona in questa fase delicata, dolorosa, che richiede tanto supporto e tanto coraggio. È il caso di Sanofi che lo scorso febbraio ha lanciato «Cancer & Work: Acting Together», un articolato programma che garantisce sostegno alle lavoratrici e ai lavoratori a cui viene diagnosticato un tumore o un’altra malattia particolarmente critica. Il programma si rivolge a tuttə i collaboratori e le collaboratrici di Sanofi nel mondo e si articola in diverse forme di supporto emotivo, sociale ed economico, assicurando il mantenimento del proprio posto di lavoro e la retribuzione al 100% intatta, comprensiva di tutti i benefit sino a dodici mesi, indipendentemente dal ruolo e dalla dislocazione geografica.
A questo si aggiungono inoltre la possibilità di fruire di un check up biennale (comprensivo della rilevazione dei marker tumorali utili a intercettare per tempo la malattia) e quella di usufruire di piena flessibilità nei tempi e nelle modalità di lavoro per gestire al meglio il decorso della propria malattia e godere di permessi integrativi finalizzati all’assistenza ai familiari non autosufficienti. A tuttə i dipendenti e le dipendentə viene concessa piena flessibilità nella gestione del percorso di cura e di lavoro.
Pur con alcune diversità legate al Paese, il programma prevede inoltre un supporto emotivo fornito da un team di colleghə volontarə, appositamente formatə su tematiche legate all’utilizzo delle tecniche dell’ascolto attivo, dell’apprendimento, del sostegno senza giudizio, di come riformulare e fare domande aperte. Moltə membrə del team hanno vissuto un’esperienza con il cancro in prima persona o al fianco di una persona cara. Ogni storia è a sé, ma il valore del confronto è indubbio. «Basandoci sulla nostra lunga esperienza in oncologia e ancora di più su quella dei e delle colleghə che hanno affrontato direttamente o indirettamente una diagnosi di tumore, abbiamo voluto creare oltre che un programma concreto, uno “spazio” dedicato e protetto di condivisione che va ad aggiungersi al servizio esterno di supporto psicologico a disposizione di ogni dipendente dei Paesi in cui Sanofi opera, attivo 24 ore su 24, 7 giorni su 7», spiega Barbara Villa, responsabile della divisione Oncologia ed Ematologia di Sanofi e Sponsor del Programma.
Un progetto importante, dunque, di cui andare fierə soprattutto se si pensa che di tutte le condizioni croniche,
il cancro ha avuto la più alta prevalenza di perdita di lavoro. Le ricerche mostrano che il rischio di perdere il lavoro nell’Ue aumenta di 1,4 volte dopo una diagnosi di cancro. Un passaggio delicato, difficilissimo, dal quale nessunə è davvero al riparo. In tutto il mondo il numero di persone con diagnosi di cancro in età lavorativa è significativo. Ad esempio, circa il 45% delle diagnosticate negli Stati Uniti nel 2020 aveva un’età compresa tra 20 e 64 anni. In Francia (dove risiede l’Headquarter di Sanofi e l’iniziativa è partita) circa160.000 delle 400.000 persone con nuova diagnosi di cancro erano in età lavorativa. Anche nel Regno Unito circa 900.000 persone in età lavorativa convivono con il cancro. Ci si ammala sempre di più, ma si fa fatica a parlarne, ad affrontare il problema con i e le propri/ie responsabilə. In un recente sondaggio Harris, condottolo scorso anno negli Stati Uniti da Cancer & Careers, il 35% degli e delle intervistatə ha affermato che, in generale, le persone affette da cancro devono affrontare uno stigma sul posto di lavoro.
«Da sempre in Sanofi poniamo al centro la persona, il suo percorso professionale e di vita, le sue forze ma anche le sue fragilità.
Come azienda abbiamo voluto mettere in campo tutte le risorse necessarie per aumentare la consapevolezza verso questo tema e dare il più ampio supporto possibile», conclude Laura Bruno, People & Culture Director Sanofi Italia.