4 Elementilavoromigrazionisostenibilità

CONOSCERE PER INCLUDERE

L’avventura di Dorchester Collection contro i pregiudizi
A cura di Redazione
10 Mar 2023

Lavorare con e per le persone è un'avventura. Per iI/le professionist* è sicuramente un onore che regala tante soddisfazioni. Ne è sicura Paola Iemmallo, HR director Hotel Principe di Savoia, storica realtà ora di Dorchester Collection. Si emoziona ancora nel raccontare il percorso avviato ad inizio 2022 che ha coinvolto tutte le persone del Principe di Savoia: un viaggio di conoscenza del fenomeno dell’immigrazione per scoprire – e quindi includere - un nuovo punto di vista. Un progetto in linea con i valori di Dorchester (passione, rispetto, personalità, appartenenza, creatività) che di recente ha portato a bordo una nuova professionista D&I, Jane Grammer.

Dott.ssa Grammer, lei è recentemente diventata Diversity & Belonging Champion di Dorchester Collection. Cosa si aspetta da questa nuova avventura?

Questo nuovo ruolo è un passo emozionante nel mio percorso, in cui spero di elevare la filosofia We Care di Dorchester Collection. Poiché sono cresciuta con un fratello con disabilità fisiche e intellettuali, la diversità e l’appartenenza sono sempre state importanti per me. Ricordo vividamente il giudizio, il disagio e persino la paura delle persone quando hanno incontrato mio fratello per la prima volta. Ora mi rendo conto che non si trattava di odio, ma di mancanza di comprensione. Ecco perché l’educazione è un’iniziativa chiave per noi. Attraverso il nuovo programma Belonging, che verrà lanciato l’anno prossimo, campagne trimestrali che mettono in luce diverse dimensioni della diversità faciliteranno un apprendimento più profondo e conversazioni coraggiose sui temi chiave della diversità. Questo non solo alimenta connessioni più profonde per promuovere un senso di appartenenza, ma sfida i pregiudizi inconsci che creano barriere all’inclusione. Una cultura inclusiva fornisce anche una solida base per sostenere un’altra iniziativa chiave per aumentare la diversità in tutta la collezione, in particolare nei ruoli di leadership.

“Diversity” e “Belonging”: cosa significano per lei queste parole?

Per me la diversità consiste nell’infondere nell’ambiente di lavoro prospettive e punti di vista diversi. Questa diversità di pensiero porta la creatività unica che crea esperienze leggendarie per gli ospiti. È proprio per questo che cerchiamo talenti provenienti da culture diverse, con esperienze e background unici. Questo non solo ci aiuta a servire meglio i nostri ospiti, ma è anche la nostra responsabilità sociale di garantire che la nostra forza lavoro rifletta la diversità delle città in cui siamo situati. Tuttavia, la diversità non garantisce la creatività. Affinché questa fiorisca, dobbiamo creare la cultura e l’ambiente giusti. Ecco perché è così importante creare un senso di appartenenza. L’appartenenza è la sensazione di essere accettati e apprezzati per quello che si è. È il luogo in cui ci si sente sicuri di essere sé stessi in modo autentico e non ci si sente costretti a nascondere parti della propria identità solo per adattarsi. È in questo ambiente che prospera la creatività, perché le persone credono che i loro contributi saranno apprezzati.

Dott.ssa Iemmallo, l’Hotel “Principe di Savoia” ha avviato un progetto di sensibilizzazione sul tema dell’immigrazione. Di cosa si tratta?

Quello dell’immigrazione, non solo è un tema attualissimo, ma riguarda tutte le persone dell’Hotel Principe di Savoia, che include dipendenti di diversa nazionalità e provenienza geografica. Riguarda anche la storia del nostro Paese, costruita da un popolo di emigranti per generazioni. Così, anche grazie al lavoro di Alessia Cavaliere, responsabile delle attività “We care” e di tutto il gruppo di lavoro D&I, che unisce gli hotel di Milano e Roma, abbiamo iniziato un progetto che comunicasse in modo semplice un concetto per noi fondamentale: l’immigrazione non è un fenomeno di cui aver paura, ma una situazione che tocca tutti noi e porta valore nella quotidianità di ciascuno. Il percorso è iniziato con l’allestimento di una mostra, aperta a tutte le nostre persone, di foto scelte dal web per noi significative corredate da una didascalia. L’inaugurazione, a cui hanno partecipato circa quaranta persone è stato un momento significativo. L’obiettivo è iniziare a parlare di certe tematiche perché questo è il primo passo per sconfiggere ogni tipo di pregiudizio. Abbiamo deciso di affrontare il tema da tre punti di vista: quello delle donne, quello dei bambini, quello dell’attività in prima persona. Attraverso la collaborazione con la comunità di San Francesco di Milano le nostre persone hanno avuto la possibilità di fare una intensa esperienza di volontariato per conoscere la quotidianità e le necessità dei/delle immigrat* di oggi.

Dopo l’inizio della guerra in Ucraina i vostri collaboratori sono stati coinvolti in un’importante esperienza. Vuole raccontarcela?

Le donne ucraine sono punto di riferimento per molte famiglie italiane nell’attività di caring dei più fragili. Una volta scoppiata la guerra ci siamo dette: è arrivato il momento di ricambiare il servizio, di fare qualcosa per loro! Come possiamo aiutare le donne rimaste in Ucraina in un momento di guerra? Abbiamo quindi creato una newsletter per condividere alcune informazioni sulla cultura ucraina e in particolare sul ruolo delle donne ucraine e contemporaneamente abbiamo attivato una raccolta di medicine e prodotti per bambini donate ad una persona che ha fatto arrivare la merce in un centro per la raccolta di sangue e a un centro di accoglienza per donne maltrattate e minori in Ucraina. La cosa straordinaria è che hanno partecipato tutt* i/le dipendenti ma anche persone che vivono la realtà circostante alla nostra struttura. La semplicità del progetto ha fatto sì che tutt* si sentissero coinvolt* e protagonist* di questa attività. Quando la gente vuole conoscere e comprendere, nasce l’inclusione che fa bene a tutti, inclusi e includenti.

Leggi questo numero
Registrazione Tribunale di Bergamo n° 04 del 09 Aprile 2018, sede legale via XXIV maggio 8, 24128 BG, P.IVA 03930140169. Impaginazione e stampa a cura di Sestante Editore Srl. Copyright: tutto il materiale sottoscritto dalla redazione e dai nostri collaboratori è disponibile sotto la licenza Creative Commons Attribuzione/Non commerciale/Condividi allo stesso modo 3.0/. Può essere riprodotto a patto di citare DIVERCITY magazine, di condividerlo con la stessa licenza e di non usarlo per fini commerciali.
magnifiercrosschevron-down