LIBERIAMO IL POTERE DELLA DIVERSITÀ
Entrando in azienda siamo accolti da un messaggio: “Takeda esiste per offrire una salute migliore per le persone e un futuro più luminoso per il mondo”. La priorità indicata è quella di mettere i pazienti al primo posto, per garantire loro la migliore qualità della vita. Una sfida sociale che le persone Takeda condividono con impegno ed entusiasmo.
Le persone sono la chiave del successo e questo si raggiunge solo tramite la collaborazione per obiettivi comuni: valori che, ogni giorno, ispirano e guidano il nostro lavoro. In Takeda ci impegniamo per creare un ambiente di lavoro che stimoli ciascuno a dare il proprio contributo nel modo migliore, che sia sicuro, confortevole, inclusivo. Qui ognuno può crescere come individuo, realizzando così il proprio potenziale.
Molte le iniziative, i programmi, i gruppi di lavoro attivi in azienda per ascoltare le esigenze di tutti e consentire di non lasciare indietro nessuno. Lavoriamo continuamente per ricercare modelli operativi efficaci ed efficienti e definire insieme nuovi percorsi.
È su queste basi che nel 2021 abbiamo istituito un ERG – Employee Resources Group – con rappresentanti di tutte le aree aziendali diversi per genere, seniority e background, al fine di portare e valutare insieme le iniziative più disparate e incoraggiare una cultura del lavoro sempre più aperta.
L’idea di fondo in Takeda è quella di liberare il potere della diversità promuovendo una cultura dove l’inclusione è concepita non come un’iniziativa isolata ma come parte integrante dei valori aziendali. Per ottenere ciò, è essenziale garantire che ogni singolo elemento si senta coinvolto e abbia la possibilità di contribuire all’interno dell’organizzazione in prima persona.
È così che è nata l’idea delle Quality Conversation, un momento in cui i membri dei team possono comunicare con trasparenza, chiarezza e libertà, delineando le proprie esigenze di miglioramento e crescita, stimolando in questo modo la fiducia reciproca e consentendo a Takeda di evolvere.
Un’altra iniziativa di cui andiamo molto fieri è l’Exceptional People Experience, un vero e proprio viaggio in cui è coinvolta tutta l’azienda basato su quattro pilastri: diversity equity & inclusion, life long learning, agility-continuous process improvement e wellbeing. Questo modello si propone di fornire strumenti innovativi declinati per garantire la migliore esperienza di lavoro.
La diversità è quindi parte integrante della cultura aziendale, e Takeda si contraddistingue, con orgoglio, rispetto alle pari opportunità e alla diversità di genere: vantiamo un equilibrio di genere nella totalità della popolazione aziendale con un 47% di popolazione femminile tra Leaders e Managers e il 52% di donne in R&D.
Io, così come Annarita Egidi, la nostra General Manager, ho sottoscritto il “Manifesto per un maggiore equilibrio di genere in Sanità”, redatto dall’Associazione “LEADS Donne Leader in Sanità”, per favorire il superamento delle disuguaglianze di genere e promuovere la presenza paritaria delle donne nelle posizioni di vertice delle organizzazioni pubbliche e private operanti nella Sanità, e faccio parte del Comitato Scientifico dell’Osservatorio creato da LEADS insieme a LUISS Business School per supportare questo percorso con dati sulla situazione italiana.
Ma DE&I non è solo parità di genere, e il nostro impegno è rivolto anche su molti altri fronti. È così che abbiamo deciso di associarci a Parks - Liberi Uguali e a Valore D per avere nuovi spunti, anche dal confronto con altre aziende, e rendere il nostro ambiente di lavoro sempre più inclusivo e rispettoso.
Il nostro impegno ha avuto un riscontro molto positivo tra i dipendenti e siamo e orgogliosi che sia stato riconosciuto anche all’esterno: quest’anno, per il terzo anno consecutivo, Takeda Italia è Top Employer ed è stata certificata per la prima volta Caring Company, riconoscimento promosso da Lifeed destinato alle aziende che investono in leadership generativa e nelle proprie persone.
Non possiamo che essere fieri del percorso intrapreso ma è nel prossimo futuro che contiamo di fare ulteriori passi avanti. Siamo al lavoro per individuare nuove sfide, come l’implementazione del programma Caregiver interno che permette alle nostre persone, grazie al supporto di una società esterna di consulenza, di condividere la propria esperienza mettendo a fattor comune competenze e capacità, e lavorare per il congedo di paternità, perché, quando parliamo di uguaglianza, deve essere garantita su tutti i fronti.